Con l'avvento del 2013 finisce la seconda repubblica e inizia finalmente la terza. Vediamo le differenze.
La seconda repubblica era nata con un signore non politico che scendeva in politica.
La terza repubblca nasce con un signore non politico che sale in politica. Una differenza non da poco, lo scendere o il salir per le altrui scale.
La seconda repubblica ci aveva abituati a credere al contrario di ciò che Berlusconi diceva. Monti invece diceva e ripeteva che non sarebbe mai sceso in politica, che il suo era un mandato a termine e che fare il politico non era il suo mestiere. Infatti non scende ma sale. Quindi non ha mentito, meno male.
Nella seconda repubblica, come nel declino della prima, i partiti prima nascevano e poi occupavano lo Stato. Nella terza repubblica i partiti prima occupano lo Stato e poi nascono.
Nella prima repubblica prima si facevano i partiti e poi si sceglieva il leader. Nella seconda nascevano contemporaneamente i partiti e i loro leader. Nella terza prima nascono i leader e poi i partiti.
Nella seconda repubblica c'era il conflitto d'interessi che D'alema e Violante hanno tollerato mentre tutti gli altri sudavano sette camicie per eliminarlo. Nella terza c'è il conflitto d'interessi di Montezemolo, più di uno per la veritò. Ma lui giura che non sarà candidato, lascerà fare ai suoi, quelli del suo partito. E questa volta D'Alema non collaborerà: nei suoi spostamenti da Roma a Milano o da Napoli a Venezia non userà mai ItaloTreno ma solo il Freccia Rossa.
Finisce con la terza repubblica anche l'inciucio tra sindacati e partiti. Bonanni infatti partecipa alla nascita del nuovo soggetto politico per sottolineare la sua distanza dai partiti.
Il nuovo soggetto politico (mai dire partito) avrà anche l'appoggio del Vaticano. Una novità assoluta per il sistema politico italiano. Segno dei nuovi tempi.
Nomi nuovi nel nuovo soggetto politico. Ci saranno alcuni coraggiosi che tuffatisi dalla nave del PDL in procinto di affondare approdano alle rassicuranti rive del nuovo partito, pardon, soggetto politico. Tra questi l'avvocato Pecorella che dopo aver contribuito, o quantomeno assistito, al varo di tante leggi ad personam è rimasto impressionato dopo aver votato che Ruby è la nipote di Moubarak. E tanti altri si sono buttati dalla nave del PDL: Stracquadanio con le sue singolari teorie sulla moralità della vita pubblica e altri fulminati sulla via di Damasco.
In tutto questo fervore di nuovo, il solito Partito Democratico fa le primarie per il leader rischiando di spaccarsi, sceglie con le primarie il candidato alla presidenza della Lombardia, fa le primarie per scegliere i candidati nelle liste per le poltiche, attirandosi un sacco di critiche per il ricorso a questi obsoleti strumenti da era democratica che oltretutto danno adito a tanti rancori e dissapori con il rischio che qualcuno dei delusi si candidi con il nuovo soggetto politico.
Invece uno dei più convinti rappresentanti del nuovo soggetto poltico, noto a tutti per aver sostenuto fino a tre anni fa tutti i governi Berlusconi, e per aver sostenuto il governo tecnico nonostante il suo appoggio fosse totalmente inutile, dichiara che i candidati se li sceglie lui. Poi però li fa supervisionare a Bondi e se a Bondi non piacciono li candida lo stesso perché altrimenti come li prende i voti? E mentre fa queste riflessioni si guarda la mano scampata al rogo e cerca di far credere che Vendola farebbe più danni di quelli che è riuscito a fare lui. E bacchetta Bersani perchè si allea con il temibile Vendola, lui che si è alleato con Berlusconi, la Lega ed ex fascisti di varia gradazione. La terza Repub blica rischia di far rimpiangere la seconda che ha già fatto rimpiangere la prima.
BUON ANNO A TUTTI
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