Roma, 31 mar. (Apcom) - "Il testamento biologico è nato per
permettere di rifiutare le tecniche usate per mantenerci
artificialmente in vita anche quando il corpo diventa come un
vegetale. Ciò vale in tutti i paesi del mondo. L'Italia invece ha
scoperto che l'esistenza artificiale è pur sempre vita. Ci sono
solo gli italiani oggi a dire questa sciocchezza". Umberto
Veronesi è categorico quando afferma di voler difendere a tutti i
costi il diritto a rifiutare l'alimentazione forzata
nell'intervista rilasciata a Tu Style, in edicola da domani.
"Con questa legge, - dice Veronesi con riferimento al
provvedimento approvato dal Senato - tutti saremo obbligati
all'alimentazione forzata. È una legge assurda, ed è
anticostituzionale perché la libertà di rifiutare le cure è
protetta dalla Costituzione. Non accetto - aggiunge - di finire
per vent'anni in un letto, privo di vita, se per vita intendiamo
il pensiero. Personalmente ho nominato un fiduciario, mio figlio,
che baderà a far applicare le mie volontà".
Veronesi assicura che sospendendo l'alimentazione non si soffre:
"non senti, non vedi, non avverti il dolore. Morire di fame e di
sete? Ma via. Eluana era già morta 17 anni fa". Infine, il
senatore del Pd lancia comunque un segnale di speranza sulle
possibilità, sempre più concrete, di allungare la durata della
vita: "Oggi gli ultracentenari sono 10 volte più numerosi che 30
anni fa. Sono in corso studi sul P66, il gene responsabile dello
stress ossidativo: se si riuscirà a bloccare, sarà possibile
arrestare l'invecchiamento".
Red/Grb
311324 mar 09
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