oggi è un nuovo giorno, possiamo dirlo perché con le Elezioni Europee abbiamo identificato un Partito Democratico pieno di vita al suo interno. Condivido l'analisi di Franceschini: oltre il 26% può significare che ci siamo e dobbiamo saldarci ed espanderci come un partito con la sua identità.
Esiste certamente un Ma: tutti quanti noi elettori ed eletti del Partito Democratico dobbiamo riconoscere che il sogno Italiano è ancora lontano e che per raggiungerlo davvero dobbiamo cominciare a proporre nuove idee, gente nuova e motivata seguendo la strada tracciata dalla nostra cara collega di partito Debora Serracchiani che ha osato e in quanto a preferenze ha sbaragliato Silvio Berlusconi e Umberto Bossi dando l'impressione che almeno in Friuli Venezia Giulia esiste la volontà di cambiare aria nel Partito Democratico. Il Friuli non è però lo specchio dell'Italia, quella è una regione formata dalla storia nella convivenza di persone con bagagli culturali eterogenei e di questo si è fatto tesoro. Questo però ci può solo spingere a superare le remore personali e ad ispirarci a fare solo meglio e condividere le idee migliori. Non ci deve essere più "IO" ma "NOI" e se un'idea è buona accettiamola anche se non è la nostra. Così si può crescere.
Ad ottobre si aprirà la stagione congressuale del nostro Partito Democratico, un momento secondo me decisivo per portare idee. Partecipare sarà un impegno per chiunque voglia dare un semplice contributo e ciò dovrà indurre il Partito al rinnovamento della classe che lo dirige facendo spazio a tanta gente motivata. Condivido in pieno ciò che Franceschini ha detto qualche tempo fa "l'età giovane non basta se non si è anche riempita di un corredo formativo utile " per cui bene la formazione da lui proposta ma ancora troppo poca e per poca gente. Chi vuole fare la politica deve imparare molto, allora vecchi politici insegnino ai giovani per farli volare.
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