Può esistere una Democrazia senza partiti/politica?

E' possibile un sistema Democratico senza partiti/politica? Questa è la domanda alla quale dovremmo provare a rispondere. Personalmente ritengo di no. Ma questo è l'obiettivo al quale punta la casta dei potentati finanziari che governano la Globalizzazione. Per fare questo stiamo assistendo ad un'attacco mediatico alla Politica. Con la fine della Politica, leggasi partiti, si vuole trasformare lo stesso sistema democratico . Il Governo Monti risponde, nell'ambito della ridefinizione sistemica mondiale, a questa esigenza. Da qui al 2013 c'è più di un anno per creare una opinione pubblica ben disposta verso questo disegno. Le oligarchie finanziarie hanno come unico credo il mercato . Utilizzano categorie culturali, in alcuni casi, anche di sinistra per smantellare il sistema politico e sociale democratico. Prendiamo ad esempio l'attacco al posto fisso condotto da Monti e da Ichino. La possibilità/opportunità di cambiare lavoro più di una volta nell'arco della vita potrebbe essere una cosa interessante se non addirittura auspicabile. Ma è realmente questo che le Oligarchie finanziarie hanno in mente ? Credo di no. Un sistema economico, politico, sociale, dominato dall'ideologia del mercato, per funzionare,deve creare una società atomizzata. In sostanza un sistema fortemente individualizzato, " liquido", precario. Questa è condizione imprescindibile per l'esercizio assoluto del potere da parte delle Oligarchie finanziarie. Questa altro non è che disgregazione sociale, fine della coesione sociale. Sul piano culturale la " liquidità", la precarietà, in primo luogo quella lavorativa, vengono spacciati come valori positivi. Addirittura si tende ad identificarli con libertà individuali. Ma le libertà individuali, che attengono alla realizzazione della persona, sono altro. La precarizzazione del lavoro e con essa l'esistenza di ciscuno si tende a creare una Democrazia senza Partiti equivalenti alla politica. La precarizzazione impedisce l'aggregazione sociale e contestualmente la possibilità stessa di esercitare in concreto la Democrazia.

Visualizzazioni: 88

Commento

Devi essere membro di Insieme per Campodem-PD per aggiungere commenti!

Partecipa a Insieme per Campodem-PD

Commento da Giuseppe Picciolo su 2 Luglio 2012 a 18:05

Per il momento il Web 2.0 sta sostituendo solo il vecchio comizio con la differenza rispetto al vecchio comizio che tutti possiamo essere comizianti. E naturalmente con la differenza che la piazza è molto più grande delle piazze dove una volta si tenevano i comizi.

Ma la politica è altra cosa anche rispetto ai comizi e alla piazza. Le piazze dei comizi erano il luogo nel quale si presentavano ai cittadini le elaborazioni politiche, le proposte maturate in altre sedi e si cercava il consenso. Il Web 2.0 consente di non distinguere i due momenti ed è così che viene usato, senza separare i due momenti.
Questo è un errore che la sinistra deve evitare se vuole salvare la democrazia che nel Web 2.0 cede spesso il passo al populismo.

Non bisogna neanche illudersi della apparente libertà del Web.

Commento da gerardo lisco su 3 Marzo 2012 a 9:14

Non bisogna confondere la "politica con i partiti" vero. Non c'è dubbio e non è un caso che " politica" l'ho aggiunta dopo. Per quanto mi riguarda sono fermamente convinto che la Democrazia potrà esistere solo se continueranno ad esistere i partiti. Scindere la Democrazia dai Partiti, la Politica dai partiti è pericoloso per la Democrazia. Nel richiamare l'impegno Politico anche senza i partiti si fa riferimento al web 2:0,, in sostanza alla rete. Credo che ci sia troppa enfasi in questo richiamo alla "rete". La battaglia che la destra sta conducendo per affermare l'egemonia culturale mira alla disgregazione sociale, alla liquefazione dei rapporti sociali. La Politica, sicuamente può essere fatta fuori dai partiti, l'interesse per la Polis sicuramente può essere esercitato individualmente, come movimento, aggregazione di soggetti interessati a un tema specifico. Questo modo di far politica è utile alla Destra/oligarchie finanziarie, perchè non è in grado di mettere in discussione i principi sui quali sta costruendo il nuovo sistema sociale. A fine 800 non è un caso che i primi partiti strutturati ed organizzati a nascere sono stati quelli di ispirazione Socialista, operaia. La destra si è organizzata e strutturata nella forma partito molti anni dopo. Non aveva bisogno di un "partito" per una serie di ragioni tra le quali alcune strettamente culturali. Se analizziamo le ragioni di allora potremmo scoprire che sono grosso modole stesse di oggi. La destra, ad esempio, ha sempre esaltato l'individualismo anche oggi sta succedendo la stessa cosa. A sinistra si è sempre esaltata la solidarietà, la coesione, automaticamente struttura ed organizzazione. Le due posizioni scaturiscono dalle posizioni che le due culture politiche hanno storicamente avuto. La Destra ha sempre esercitato il potere e le strtture organizzate attraverso le quali esercitare il potere erano e sono tante. La sinistra ha sempre messo in discussione quelle logiche di potere per cui ha dovuto creare strtture ed organizzazioni alternative. Qualcosa è cambiato nel corso della storia. Oggi siamo in una fase di restaurazione e le questioni tornano tutte sul tappeto. Lo Stato, un tempo di classe liberale e liberista, con diritto di elettorato attivo e passivo solo per proprietari, con il tempo è diventato Democratico e Sociale. Una parte degli interessi rappresentati dalla cultura politica di sinistra sono entrati a far parte dei compiti dello Stato un tempo borghese. Oggi con la balla della spesa pubblica e il ridimensionamento dello Stato sociale da ridurre a Stato minimo o ultraminimo, gli interessi ricondicubili alla cultura politica di sinistra, vengono esclusi dai compiti dello Stato. Esso è diventato di nuovo lo Stato di classe, nemmeno più borghese, ma Oligarca. Se questo è il contesto la Democrazia è in crisi e i partiti, o meglio il Partito va strtturato ed organizzato. L'interesse per la politica esercitato al di fuori del/dei partiti si riduce a movimenti, associazioni legate a questione specifiche, non hanno un respiro ampio. I partiti sono portatori di una cultura politica, di una visione del mondo, sono altro rispetto ai movimenti o ad un interesse o anche esercizio generico dell' impegno politico. In questa mia riflessione ci sono almeno tre punti da dover sviscerare e approfondire.

Commento da Insieme per campodem-PD su 28 Febbraio 2012 a 23:55

Credo che non bisogna confondere la politica con i partiti. la politica la si esercita anche la di guori dei partiti, e con il web 2:0 sempre più al di fuori dei partiti dalla cittadinanza attiva. Quindi la domanda è : può' esistere la democrazia senza i partiti?

Circolo online del Partito Democratico nazionale

Attività Recenti

Icona profiloSebastiano Grasso e Vincenzo Galletta si sono uniti a Insieme per Campodem-PD
16 Giu 2020
Icona profiloTatiana Giordano, Alberto Colombelli e Claudio si sono uniti a Insieme per Campodem-PD
23 Mag 2017
Maria Laura Moretti è ora membro di Insieme per Campodem-PD
7 Ott 2016
Insieme per campodem-PD ha lasciato un commento su Stefano
"benvenuto"
3 Ott 2016
Icona profiloagostino ottavi e Stefano si sono uniti a Insieme per Campodem-PD
3 Ott 2016
Alessandro Cavaglia' è ora membro di Insieme per Campodem-PD
1 Ott 2016
Insieme per campodem-PD ha lasciato un commento su Alberto Gaffi
"Benvenuto!"
30 Set 2016
Icona profiloAlberto Gaffi e Carlotta Gualco si sono uniti a Insieme per Campodem-PD
30 Set 2016

Note di Sandro Gozi

© 2023   Creato da Insieme per campodem-PD.   Tecnologia

Badge  |  Segnala un problema  |  Termini del servizio