Il termine responsabile deriva dal latino responsus, participio passato di re- spondere ( ricambiare la promessa ) e - bilem (che indica capacità di fare). Nell’antica Roma gli sponsalia erano i patti di matrimonio, con cui si fissavano dote e data delle nozze, solennemente celebratii con una stretta di mano dinanzi ad amici e parenti.
Dunque responsabile è colui che è in grado di rispondere alla promessa fatta, al patto siglato.
La responsabilità è la capacità, fondata sulla libera scelta, di dare risposte nei confronti di se stesso, della propria famiglia, del gruppo sociale di appartenenza e dell’insieme dell’umanità. Nel momento in cui Veltroni viene meno al patto siglato con il suo popolo, con le primarie, di rinnovare la politica e costruire un partito nuovo, democratico, che si pone l’obiettivo di rispondere ai bisogni del paese, viene inferto un colpo durissimo alla speranza stessa di un popolo di dare senso alla politica. Perchè, caduta la speranza, quel che resta è di pochissimo conto. Penso che Veltroni avrebbe fatto bene a spiegare al suo popolo che cosa gli impediva di rispondere alla promessa fatta. Ne sarebbe stato sollevato, non avrebbe sentito tutto il peso (la colpa?) di una mancata promessa, ed avrebbe ricevuto dal suo popolo quell’aiuto che gli mancava , stretto com’era dalla cerchia delle oligarchie. Adesso che la promessa è stata infranta, non potrà che prodursi una delusione fortissima ed una punizione feroce nelle urne. Ottobre è lontano ed il sogno della bella politica infranto. E' l'ora di Franceschini.
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