Tre milioni di persone in fila per le primarie sono un risultato straordinario. Donne e uomini capaci di testimoniare in prima persona la loro voglia di democrazia e il bisogno diffuso di creare una seria alternativa al Governo delle destre. Un meraviglioso regalo che il Pd ha saputo fare a tutto il Paese. La prima considerazione e' tutta interna al partito. Il risultato di ieri rende il processo delle primarie irreversibile. Tornare indietro oggi sarebbe sciagurato e suicida. Il nuovo vertice uscito dalle urne non potra' fare a meno di partire da questo punto: nella societa' c'e' una grande voglia di partecipazione, piu' di quanta qualcuno immaginasse. Tornare a chiudersi nelle stanze della nomenclatura sarebbe un tradimento e segnerebbe la definitiva sconfitta politica del centrosinistra. Ieri gli italiani ci hanno regalato una nuova opportunita', non dobbiamo sprecarla. Ancora una volta il popolo della sinistra si e' dimostrato migliore della sua classe dirigente: neanche il caso Marrazzo ne ha frenato passione ed energia. E' a queste persone che da oggi dovremo essere capaci di rispondere'. In questo contesto la mozione Marino (che ho convintamente sostenuto) ottiene un ottimo successo. I temi della laicita', di una societa' che sappia coniugare merito ed equita' sociale, di un Paese piu' libero e uguale e di un partito costruito sulle persone e non sui capicorrente sono stati portati con forza al centro del dibattito. C'e' un'Italia che non si accontenta del quieto vivere, della semplice buona amministrazione (quando c'e'). Milioni di persone per le quali la politica si fonda sulle idee e non sugli accordi di palazzo. Bersani e' da oggi il segretario di tutti, legittimato da ogni singolo voto raccolto nei gazebo e nelle sezioni di tutta Italia. Nelle sue liste c'e' molto del vecchio che ha sancito le ripetute sconfitte della sinistra in questi anni. Ma la domanda che esce dalle urne e' chiara: il rinnovamento e' cruciale. Stara' al nuovo segretario trovare il coraggio per dare le risposte giuste. E lungo questa strada, se sara' capace di imboccarla, dovra' trovare la lealta' di tutti, quella che piu' volte e' mancata in passato. Su questo si giochera' la sua leadership e la sua credibilita', cosi' come quella di tutti noi. Il sistema di potere su cui Berlusconi ha costruito la sua fortuna e' in crisi. Senza perdere tempo dobbiamo lavorare per preparare il Pd a trovare la forza per mandarlo definitivamente a casa. A tutti coloro con cui ho condiviso questi mesi di battaglia congressuale va il mio personale grazie. E' stato stupendo incontrarci. Ora pero' "non perdiamoci di vista". Il compito di vigilare sul definitivo compimento di una vera rivoluzione democratica spetta a noi. Per dirla con i Green Day che hanno accompagnato la nostra campagna: What 'a beautiful day'!
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