In margine all'intervento di Debora e sulle candidature europee

cari democratici, è vero, è uno strano partito il nostro; è vero certe cose qualcuno le ha dette da mesi (sulla necessità di una sintesi alta fra diverse esperienze rimando ad alcuni interventi precedenti). Ma fare sintesi vuol dire avere spazi di confronto, di discussione politica… Io finora nel PD sono stata chiamata solo a scegliere rose di candidati indicati altrove per le politiche, per le amministrative ora per le europee….Ma per fare cosa? Mi sarebbe piaciuto poter discutere sul ruolo centrale di un Parlamento europeo nella soluzione di una crisi economica di livello mondiale, che i singoli paesi sono inadeguati a risolvere da soli…Sulla necessità, se non vogliamo rincorrere al ribasso diritti e tutele dei lavoratori e delle classi più povere, di un’Europa che fissi uno zoccolo minimo di legislazione sociale estesa a tutti i 27 membri dell’UE, per svuotare il ricatto della delocalizzazione produttiva. Definire il mandato politico che intendiamo affidare rende più semplice l’individuazione dei nostri candidati. Ciò al fine di fugare ogni sospetto di scelta legata solo alla necessità di sistemare qualche dinosauro della casta. Si è determinata una frattura profonda fra dirigenti da una parte e militanti ed elettori dall’altra; molti, dopo un iniziale entusiasmo, si sono autoesclusi in un esilio politico (Ilvo Diamanti) che ci condanna a un forte rischio di regime berlusconiano…. Non invidio la posizione dei dirigenti, la loro solitudine, il diventare bersaglio di ogni attacco, l’essere considerati i responsabili di ogni insuccesso, l’essere additati come i costruttori di gruppi di potere inaccessibili e autoreferenziali, né invidio la loro qualità della vita attaccata a telefoni e ai mal di pancia di tanti….Ma non posso sottrarmi a un esercizio di immaginazione e disegnare nella mia fantasia un partito diverso. Noi per DNA non accettiamo un padrone e per definizione ci riconosciamo nella democrazia che come dice Zagrebelsky è una costruzione faticosa, ma si può fare, si deve fare. Non ci sono alternative.

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Commento da Giuseppe su 1 Aprile 2009 a 20:03
Infatti, neanch'io ho capito le domande di Alessandro. Non vedo il nesso con il problema sollevato da Angelica che è un problema reale alla base della perdita di consensi del PD: molti militanti ed elettori di sinistra si aspettavano che il PD fosse un partito 'nuovo' e dimostrasse questo esser 'nuovo' a partire dai metodi di scelta della sua classe dirigente e dei suoi rappresentanti nelle istanze politiche locali, nazionali ed europee. Molte volte queste aspettative sono state deluse, al militante, all'elettore, molte scelte sono sembrate rispondenti solo a vecchie logiche di potere, che hanno sconcertato l'elettorato e fatto pensare che alla fine nel PD,di nuovo ci fosse solo il nome. Bisogna ristabilire la fiducia, e questo non può non passare da una più chiara e democratica composizione delle liste.
Commento da Cinzia De Marzo su 1 Aprile 2009 a 19:16
Cara Angelica,
sono d'accordo con te e la cosa che trovo ancora più preoccupante, militando nel PD sia a livello di Circolo cittadino barese, che di Esecutivo regionale pugliese è l'assenza di dibattito politico da sempre, sui temi dell'UE, la scarsa attenzione ai contenuti programmatici che diano un segnale chiaro di coerenza circa il ruolo delle istituzioni nei diversi ambiti e contesti territoriali di intervento (da quello europeo a quello locale) e le scelte tematiche che rimandino alle priorità strategiche dell'UE (dall'Agenda di Lisbona del 2000, rilanciata nel 2005 su crescita e occupazione, al Libro verde sulla coesione territoriale, al Piano triennale di efficienza energetica, il Pacchetto clima energia, la cooperazione euro-mediterranea, la gestione dei Fondi Strutturali, etc).

Ogni volta che, da tecnico, ho provato a sollevare queste argomentazioni, sono stata messa all'angoletto, perchè non era il contesto ovvero non avevo l'autorevolezza per esprimere il mio punto di vista..insomma dobbiamo davvero cominciare a rilanciare un progeto politico dai contenuti credibili, che sfocino in azioni concete, con persone qualificate e competenti, in grado di realizzare con responsabilità gli interventi, superando la logica autoreferenziale e della gerarchizzazione dei poteri.

Per queste e altre ragioni di esperienza e professionalità acquisita in oltre 15 anni, che ho manifestato la disponibilità ad essere candidata al Parlamento europeo per la Circoscrizione meridionale, con l'obiettivo di dare un reale apporto tecnico e motivazionale al partito.

Mi auguro che tale lecito diritto e desiderio, non venga calpestato dalle veccchie logiche di gestione di un potere, che ci porterà sempre più lontati dai cittadini e dagli elettori, perdendo ulteriore consenso.

Un caro saluto
Cinzia De Marzo
Commento da roberto p. su 1 Aprile 2009 a 14:51
Caro Alessandro, non condivido questa sorta di tuo interrogatorio ad Angelica! Cosa ha voluto significare? Se avesse risposto negativamente ai tuoi quesiti, come ti saresti comportato?
L'iscrizione a questo gruppo, e di conseguenza la possibilità di interloquire e di intervenire a dibattiti, non debbono prescindere da nessun tipo di partecipazione attiva nel PD.
E di conseguenza le tue risposte puoi darle " concretamente in merito" indipendentemente dalla militanza.
Scusami della mia intromissione che non vuole essere assolutamente polemica ma solamente costruttiva.
Commento da Angelica su 1 Aprile 2009 a 0:02
Pensavo di aver risposto. Sono stata eletta nell'assemblea cost. regionale. Entrando pertanto di diritto negli organismi dirigenti del partito a Savona. Sono pertanto iscritta e faccio parte del coordinamento di circolo di Quiliano dove abito. In passato ho fatto parte del gruppo che faceva capo a Vincenzo Vita orientato a sinistra. Ora, sperando di non scandalizzarti, credo che dobbiamo costruire uno spazio in cui tante differenze devono trovare un luogo politico comune sulla base di regole condivise. Non è un luogo comune , ma l'approdo di una lunga gestazione (o digestione). Si può fare. L'abbiamo fatto in passato: la Resistenza, la Costituzione, gli anni di piombo....la parte migliore dell'Italia per traghettare il Paese fuori da pericoli mortali. Ciao Angelica
Commento da Angelica su 31 Marzo 2009 a 22:32
Caro Alessandro, d'accordo sul tu. La mia storia politica (che puoi trovare anche sul mio sito www.lubranoangelica.it oppure su www.pdsavona.it): capolista per le regionali alle primarie del 14 ott., espressione della cosiddetta società civile, cioè non politica di professione, ma con la passione da sempre, insegnante in un ist. sup. a Savona. Invece tu dove vivi? In che relazione sei con il PD? E....più importante di tutte credi anche tu che si può fare....?
Commento da Emilio Santa Maria su 31 Marzo 2009 a 20:06
E' impressionante la scarsa attenzione che i dirigenti del PD hanno verso la base; verso i messaggi che la base dà alle volte in modo inequivocabile. Quello che dice roberto p. mi sorprende e mi amareggia. Io sono di Roma e ho vissuto l'assurda esperienza della candidatura a sindaco di rutelli grazie al quale ora abbiamo un sindaco fascista. Al tempo io mi indignai e mi iscrissi al PDnetwork per protestare contro la candidatura di un personaggio inviso ai romani (soprattutto a quelli di sinistra...). La sconfitta ha fatto cadere tutti dalle nuvole ma in realtà era più che da aspettarsi; a quanto vedo si continua su questa strada di totale distacco e indifferenza dalla base, anzi di spocchia e menefreghismo visto che rutelli è ancora là....
Commento da roberto p. su 31 Marzo 2009 a 18:03
Anch'io sono d'accordissimo!!! Guardate quello che sta succedendo qui a Bologna dove Cofferati
ha prima rifiutato di ripresentarsi sindaco giustificando il tutto volendo stare con la famiglia a Genova (300 Km da BO ) e adesso spinto dal PD genovese sembra voglia accettare la candidatura alle europee ( 3000 km !! da GE ) I bolognesi ci sono rimasti malissimo e dopo che anche Bersani ha avallato la cosa ho sentito dire: soc'mel , io il voto al Pd non lo do!!!
Ecco, ha ragione Angelica, Roma DEVE ascoltare il territorio altrimenti non si va da nessuna parte!!!
Commento da Giuseppe su 31 Marzo 2009 a 1:08
Sono d'accordo! Alle politiche bisognerebbe dare un segno di discontinuità e mettere come capolista in ogni circoscrizione una 'faccia nuova', una donna, come Debora.

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